Questo sito usa i cookie di terze parti per migliorare i servizi e analizzare il traffico. Le info sulla tua navigazione sono condivise con queste terze parti. Navigando nel sito accetti l'uso dei cookie.

(..) La terza testimonianza è quella di Bianca Colbi Finzi che ebbe contatti con la Brigata Ebraica nell’anno 1944, quando si trasferì da Bologna presso l’Appennino Bolognese. In quell’anno la zona nella quale risiedeva venne liberata: le strade erano affollate da militari, alcuni dei quali ebrei. Bianca e la sua famiglia entrarono in contatto con i soldati della Brigata. Vissero con loro particolari momenti di gioia in cui ritrovarono le proprie tradizioni. Quando tornarono a Bologna ripresero a frequentare la comunità ebraica. I soldati della Brigata li aiutarono in molte circostanze: un soldato anonimo faceva da tramite tra la famiglia di Bianca e i parenti in Israele poiché non potevano scriversi direttamente. Un giorno, quel soldato disse di dover tornare in Israele e, non sapendo come poter ricambiare il suo aiuto e ringraziarlo, Bianca gli donò le uniche cose che erano rimaste in casa: un libro di storia dell’arte ed alcune vecchie monete.

Liceo Keynes, la brigata ebraica combattente