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Nel periodo del 1586 al 1593 gli ebrei si stabilirono nel ghetto dove costruirono una sinagoga al numero civico 16 di Via dell’Inferno.

Gli ebrei furono cacciati di nuovo dalla città nel 1593 e la sinagoga fu distrutta. Sulla parete del palazzo dove una volta c’era la sinagoga, è stata messa una lapide dalla Comunità ebraica di Bologna.

I primi tempi dopo il ritorno fisso degli ebrei a Bologna
Un primo piccolo oratorio di preghiera fu istituito, dopo il ritorno degli ebrei a Bologna dal Centese Angelo Carpi nel 1839 presso la sua abitazione nel quartiere intorno a Piazza Malpighi.
Nelle sue Memorie il rabbino Marco Momigliano ricorda i passaggi successivi. Nel 1868 viene affitata una camera al secondo piano dello stabile attiguo all’abitazione del rabbino in Via dei Gombruti n. 17, ora n. 7, l’antica Casa dei Gombruti, famiglia bolognese estinta nel 1650.

L’acquisto di Casa Gombruti e la costruzione della Sinagoga alla fine dell’ottocento
Diventando ormai questa insufficiente per contenere il crescente numero di ebrei, che man mano si stabilirono a Bologna, venne raccolta fra alcune famiglie ebree la somma necessaria per acquistare il complesso edilizio con accesso attuale in Via Gombruti 9 ed il piano terra del civico 7, i cui primo e secondo piano rimasero ad altra proprietà.

Il progetto della sinagoga e di ristrutturazione dello stabile fu affidato all’Ingegnere Guido Lisi nel 1874 e nel 1877, la vigilia della festa di Shavuot (come riporta la rivista dell’epoca Vessillo israelitico nelle cui pagine si leggeva: modestamente fatto, ma spira ordine e buon gusto) venne inaugurato il sacro tempio.

L’ampliamento della sinagoga dopo la prima guerra mondiale
All’inizio del Novecento l’architetto Attilio Muggia, membro della Comunità e docente presso la Regia Università d’Ingegneria di Bologna accolse l’incarico di ampliarlo e progettarlo nuovamente.
La nuova sinagoga venne inaugurata nel 1928 e assunse il suntuoso aspetto già definito dal prospetto presentato da Muggia nel 1915. La sala manteneva le dimensioni della precedente, la copertura era ancora a padiglione con nervatura fregiate terminanti nel rettangolo che circoscriveva il lucernaio ellittico e le pareti dell’Aron, delimitato da semi colonne addossate alla parte e quella apposta erano ornate da lesene e fasce che le dividevano in due ordini. Le pareti laterali erano costituite da un doppio ordine di colonne mentre al matroneo si accedeva tramite gradoni.
Questa sinagoga fu rasa al suolo durante il bombardamento del 1943.

La ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale
Nel dopoguerra, quando la Comunità faticosamente si ricostituì, si pensò a riedificarla. A ricordare la destruzione dell’edificio e la difficile ricostruzione abbiamo la testimonianza dell’allora rabbino Sergio Joséf Sierra (rabbino dal 1948 al 1959).
Il progetto fu affidato all’ingegnere Guido Mugglia, figlio di Attilio che lo rielaborò in una sorta di nuova interpretazione in chiave moderna di quello prospettato dal padre.
Il nuovo tempio fu portato a termine nel 1953 e tutt’ora in uso.
La sinagoga conserva la stessa struttura di quella precedente; pianta rettangolare divisa in tre navate, al matroneo si accede da una scala posta all’esterno di una delle navate laterali, con accesso da Via Mario Finzi. La volta di copertura è ancora a botte con nervature riportate; sul muro perimetrale occidentale vi è una grande finestra circolare con all’interno un Maghen David (lo stesso che si vede anche all’esterno). Sul lato opposto, sopra l’Aron, una piccola aula recentemente restaurata, chiusa da un bel portale in legno, sono incastonatele Tavole della Legge, sormontate da una finestra semicircolare con vetrate policrome ed una grande menorà dipinta. Al fianco dell’ Aron, in alto ed in basso vi sono scritti alcuni Salmi. Attualmente l’aron, circondato da una balaustra in marmo, si trova sul lato opposto della Tevà, istituita recentemente.
Anche i banchi ora non volgono più verso l’aron ma sono disposti a raggiera parallelamente all’aron e alla tevà convergendo verso il centro, secondo l’uso italiano.

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