Questo sito usa i cookie di terze parti per migliorare i servizi e analizzare il traffico. Le info sulla tua navigazione sono condivise con queste terze parti. Navigando nel sito accetti l'uso dei cookie.

Di Rav Alberto Sermoneta

La parashà di Lekh lekhà che leggeremo il prossimo shabbat narra la storia di due personaggi fondamentali per la conoscenza del Monoteismo in generale e dell’Ebraismo in particolare: Abramo e Sara.
In verità, di costoro, troviamo traccia nella Torà già al termine della parashà di Noach , ma sono chiamati con i nomi di Avram e Saraj , nomi che saranno mantenuti fino a quasi tutta della parashà di Lekh lekhà. Avram e Saraj ci vengono fatti conoscere in modo completamente diverso rispetto a ciò che sarà lo scopo della loro vita.
Infatti, essi cambieranno il loro nome o meglio, il Signore cambierà i loro nomi in momenti particolari della loro vita: Avram diverrà Avraham mentre Saraj diverrà Sarà.

Grammaticalmente non vi sono grosse differenze fra l’uno o l’altro nome, ma sicuramente vi è un motivo importante ed uno scopo per un simile gesto da parte divina.
Perché avviene un cambiamento di nome?
Più volte, nella Torà e anche nel resto della Bibbia, si legge di un personaggio a cui il Signore ha cambiato il proprio nome.
I Maestri della Mishnà (la Torà orale) nella loro infinita saggezza hanno decretato un qualcosa che vale per l’eternità e cioè che il nome racchiude in se stesso tutto il programma e lo scopo della vita di colui che lo indossa.
“Shemò ke mazalò” (il suo nome è il suo destino)!
Anche se nella tradizione ebraica non può esservi alcuna influenza sul destino dell’uomo, che possa cambiargli la vita in negativo, il nome che viene dato inconsciamente dai genitori, è invece il percorso della vita di costui.
Avram e Saraj erano due persone (marito e moglie) che vivevano in un società pagana (i loro genitori erano costruttori di idoli), le loro famiglie erano dedite alle varie religioni pagane, ed essi pur essendo da molto tempo sposati, non avevano figli.
Un giorno Avram intuisce la possibilità che potesse esservi un solo Essere superiore agli umani, che avesse con la Sua potenza creato tutto ciò che ci circonda: anche l’uomo.
Questo fa scattare la molla che lo porterà, dietro comandamento divino ad abbandonare la casa paterna, la sua città, ogni suo bene. Insieme alla moglie e a suo nipote Lot, inizierà un percorso che lo porterà ad essere colui che darà le basi all’ebraismo ed al monoteismo.
Il cambiamento di nome indica quindi il cambiamento di vita : ma soprattutto avverrà per loro, qualcosa che li porterà al coronamento del loro matrimonio, anche se in tardissima età: la nascita di quel figlio che tanto avevano desiderato e che porterà avanti il cammino da loro intrapreso.

Shabbat shalom