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Di Rav Alberto Sermoneta

"Im bechuccotai telekhu...Se seguirete i miei statuti.." Sicuramente è inusuale che un codice di leggi inizi con una condizione.
Nel testo della Torà, ci troviamo anche davanti a questo fenomeno: il Signore D-o mette una condizione - se - davanti all'osservanza delle mizvot.
In alcun testo di legge, anche di altri popoli esiste una simile cosa. Le certezze sono due: o il Signore era sicuro che il popolo avrebbe osservato le mizvot od era sicuro del contrario.
Verosimilmente è più probabile la seconda in quanto, subito dopo vengono elencate le "tochachot - ammonizioni" che prevedono punizioni gravi per chi trasgredisce.

Ammonimenti che nel libro di Devarim - ultimo libro della Torà, diverranno "kelalot - maledizioni" per tutto il popolo che si macchierà di gravi colpe.
La caratteristica di queste tochachot o kelalot è che esse riguarderanno tutto il popolo, indistintamente, anche per colpa di un solo elemento.
Questo è il famoso concetto di "arevut - responsabilità " che è caratteristico del nostro popolo, inesorabilmente: "Israel arevim ze ba ze - ogni ebreo è garante dell'altro ".
Chiaramente, sia le tochachot che le kelalot sono in relazione fra D-o, popolo e terra di Israele.
Il popolo trasgredisce le mizvot e perde la terra di Israele per punizione divina.
Ma il popolo ebraico è un popolo speciale che sa fare teshuvà e sa apprezzare il perdono divino.
Sicuro che il Signore non lo abbandonerà, in merito al patto stipulato con Abramo Isacco e Giacobbe.

Shabbat shalom