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Di Rav Alberto Sermoneta

"Emor el ha cohanim bené Aharon – Dì ai Sacerdoti figli di Aaron ".Molti si chiedono il motivo per cui la Torà più volte si esprime con " dabber - parla" e in questo caso con "emor - dì".
Se facciamo attenzione ad ogni volta in cui Mosè deve rivolgersi ad Aaron od ai suoi discendenti, adopera il termine "emor, vajomer ecc" e non "dabber, vaidabber ecc".

Cosa può significare questo comportamento di Mosè o della Torà?
Il verbo "le dabber”, esprime un imperativo con un comandamento: " aseret ha dibberot - i dieci Comandamenti" è detto e non "aseret ha amurim" traducibile le dieci espressioni. Quindi "dabber" è l'imperativo ed esprime una mizvà. Nel caso della nostra parashà, nonostante vi sia un forte insegnamento ai Sacerdoti (insegna loro la disciplina da tenere), Mosè si rivolge loro con rispetto e riguardo.
I commentatori insegnano che c'è un modo di rivolgersi a seconda di chi abbiamo davanti: per ogni persona dobbiamo usare un comportamento diverso rispetto ad un'altra.
Per quanto Mosè sia stato il Rav di tutto il popolo di Israele ed abbia avuto tutti i motivi per comportarsi di conseguenza, mantenne un atteggiamento diverso nei confronti di Aaron che era suo fratello maggiore e Sommo Sacerdote.
Mosè utilizza l’insegnamento divino e si comporta con Aaron nello stesso modo in cui il Signore si comporta con lui trattandolo alla pari, senza fargli notare alcuna diversità. 

Shabbat shalom