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Di Rav Alberto Sermoneta

“Ishà chi tazri'a ve jaledà zachàr vetameà shivat jamim chimè niddat devotà titmà, uvajom ha scheminì himmol besar orlatò - Una donna che partorirà un figlio maschio sarà impura sette giorni come il suo ciclo e all'ottavo giorno verrà circoncisa la carne del suo prepuzio"
Questa è l'unica volta in cui viene comandato l'ordine della milà - la circoscrizione di un figlio maschio.
Sin dal tempo della Genesi Iddio, stipulando un patto con Abramo, gli comanda di circoncidere tutti i figli maschi, della sua discendenza, in ogni generazione.
La milà può essere considerata la mizvà che a tutt'oggi è osservata da tutti gli ebrei, indistintamente.
Un Maestro del Talmud sosteneva che, se delle 613 mizvot, 612 fossero poste su di un piatto della bilancia e la mizvà della milà sull'altro, il piatto dove la mizvà delle milà è posta, peserebbe più dell'altro.
La cosa che desta curiosità è il motivo dell'ottavo giorno.
Perché proprio l'ottavo giorno e non il settimo, visto che il numero sette è considerato un numero particolare nella tradizione ebraica?
Sette i giorni dalla Creazione, sette giorni di festa in occasioni di un matrimonio, sette giorni di lutto per la morte di un parente consanguineo.
La festa di chanuccà invece dura otto giorni, poiché, secondo un'interpretazione rabbinica, l'ottavo giorno esce fuori dalla norma razionale ed entra in quella del miracolo: i sette giorni della festa corrispondono ai giorni necessari per fabbricare dell'altro olio, mentre l'ottavo è il miracolo in cui il Signore ha voluto manifestare la Sua grandezza che va oltre la razionalità.
Per quanto riguarda le offerte sacrificali degli animali, è detto: "sette giorni sarà con sua madre e dall'ottavo giorno in poi, sarà gradito come offerta al Signore" (Levitico 22 v.27).
La nascita di una creatura, uomo o animale che sia, è considerata già un miracolo di per sé, ma nei primi sette giorni essa è considerata ancora un tutt'uno con sua madre, che lo ha tenuto in grembo per molti mesi.
Dall'ottavo giorno in avanti di vita, il bambino o l'animale viene considerato un essere individuale e per questo motivo, in particolare per il bambino, può essere sottoposto ad un patto, come quello della milà.
La milà quindi ha un valore enorme e, a differenza del sacrificio per gli animali, esalta la vita dell'essere umano secondo anche ciò che è scritto nel libro del profeta Ezechiele (16, 6) "Va omar lakh bedamaich chaì - e dirò a te nel tuo sangue vivrai!".
Il sangue è il simbolo della vita e, nel caso specifico, del mantenimento del patto fra D-o e il popolo ebraico.

Shabbat shalom e chodesh tov