Museo Ebraico di Bologna
Docente: Franco Bonilauri, già direttore Museo Ebraico di Bologna
Ore 17 - 18.30
Lunedì 12, 19 e 26 febbraio 2018
Marc Chagall (6 lug 1887 - 28 mar 1985), nasce da una famiglia di ebrei hasidici a Vitebsk in Bielorussia, in uno dei tanti shtetl dell'Yiddishland, in cui complessivamente vivevano circa 9 milioni di ebrei.
Riceve una educazione molto religiosa, con la quale si dovrà confrontare fin da ragazzo, quando inizia a sviluppare le sue capacità di disegnatore contro la volontà della famiglia, che lo voleva commesso in un negozio. Ma Chagall non resiste e inizierà a dipingere i suoi parenti e la vita che gli scorreva davanti, in casa e nella strada. Qui sta il punto della poetica chagalliana, legata essenzialmente a una intima visione popolaresca sia di origine ebraica che di tradizione russa che lo influenzerà per tutta la vita.
Nella prima lezione si affronteranno i temi legati alla vita e alle tradizioni ebraiche e russe che trovavano, in certe festività, il loro massimo fulgore popolare. Molti modelli narrativi, sebbene virati sull'ebraismo, sono di ispirazione russa e questi andranno sempre di più a comporre la complessa trama della sua poetica caratterizzata da una fantasmagoria di figure piene di ritmo e di colori vivaci, ma soprattutto di immaginazione. Egli verrà confrontato con le avanguardie artistiche del suo tempo in Germania e a Parigi e con autori contemporanei già affermati quali Picasso, Matisse, oltre ai suoi amici russi come i Delaunay e Malevic.
Nella seconda lezione si evidenzieranno le questioni legate all'impegno culturale e civile verso la Rivoluzione russa e il teatro ebraico di Mosca, fino al rientro a Parigi e alla ripresa della narrazione fiabesca occidentale nella grafica per poi approdare, nel terzo incontro, al secondo dopoguerra, che lo vedrà impegnato nella realizzazione delle grandi opere in Francia, in Israele e a New York.
Chagall è un gigante del '900 che ha saputo esprimere una peculiare visione della sensibilità umana; le sue opere ci consentono di navigare con gioia, allegria e serenità, nell'intimo e giocoso mondo umano.