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L’ottavo giorno di Sukkoth (il nono fuori da Israele) prende anche il nome di Simchat Torah: la gioia della Torah.
Orario ufficiature per Simchat Torah

In questo giorno si termina la lettura dei cinque libri in cui la Torah è composta; ma immediatamente dopo si ricomincia con la prima frase di Bereshit (Genesi). Lo studio della Torah, infatti, non deve mai essere interrotto, quindi nello stesso giorno in cui si termina la sua lettura la si inizia di nuovo per dare al popolo il senso della continuità e dell’impossibilità di interruzione dello studio del Libro sacro.

Data l’importanza della festa, dedicata appunto alla Torah, è uso che i presenti in sinagoga, a turno, siano chiamati sulla Tevah (luogo in cui l’ufficiante recita le preghiere) per assistere direttamente alla sua lettura, e se sono in grado di farlo, di leggerne personalmente un brano.
Il giorno della festa della Torah è un giorno di grande gioia per tutti gli ebrei: tutti i sefarim, i rotoli di pergamena su cui è scritto a mano il testo della Torah, vengono estratti dall’aron ha-quodesh, l’”Arca Santa” in cui sono conservati, e portati a braccia a turno dai frequentatori della sinagoga per compiere sette volte il giro della Tevah. Essi vengono accompagnati da un lungo corteo; infatti, tutti gli uomini presenti li seguono cantando gioiosamente inni e canti di lode al Signore.
(...) Il Sefer Torah, il rotolo della Torah, è l’unico oggetto concreto a cui gli ebrei rivolgono il loro devoto omaggio perché tutto ciò che è stato elaborato dal pensiero e dal messaggio scritto e che porta al miglioramento dell’uomo e della società, è degno di devozione in quanto conduce l’uomo più vicino a Dio.

Fonte: "Le pietre del tempo" di Clara ed Elia kopciowski