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Di Rav Alberto Sermoneta

Nella nostra parashà, troviamo scritto, a proposito della rivelazione del Tetragramma, che il Signore fa a Moshè la frase:

Di Moshè Marco Del Monte

Nella Parashà della settimana Hashem mette ulteriormente alla prova Avraham Avinu. Questa volta la prova è davvero difficile: dopo molti anni senza avere un figlio, nasce Itzchak, e quando il giovane raggiunge i 37 anni, Kadosh Baruch Hu chiede ad Avraham di sacrificarlo.

Di Moshè Marco Del Monte

Nella Parashà della settimana Moshe ed Aharon si presentano al Faraone, a nome di Hashem, chiedendo di lasciar liberi gli Ebrei.

Di Marco Del Monte

“Vesamti FEDUT ben amì uven amechà LEMACHAR yhiè ha-OT haze” “E porrò la redenzione tra il Mio popolo e il tuo popolo. Questo SEGNO avrà luogo domani” (Es. 8,19).


Di Rav Alberto Sermoneta

Nella parashà la Torà ci mostra la grandezza di Avraham ,il quale dopo aver conosciuto l'intenzione divina di distruggere le città di Sodoma e Gomorra, inizia una lunga trattativa con il Signore per salvare le due città, o almeno una buona parte dei suoi abitanti.
Egli inizia con il far notare a D-o che se in essa vi fossero stati cinquanta giusti, si sarebbe potuto salvare le due città in grazia di quei giusti.
D-o accetta la richiesta di Abramo, ma Abramo, di volta in volta diminuisce il numero delle persone giuste. Si ferma a dieci, e D-o gli risponde dicendo che anche se soltanto dieci giusti vivono nelle due città, Egli le risparmierà in grazia dei dieci.
Purtroppo non se ne trova nemmeno uno e le due città vengono distrutte.
I maestri si chiedono il motivo del perché Abramo si ferma a dieci e non scende oltre.


Di Rav Alberto Sermoneta

La parashà di vaerà comprende sette delle dieci piaghe che colpiranno l'Egitto, prima che il faraone si decida, o perlomeno sia costretto a liberare gli ebrei dalla schiavitù.
Nella parashà troviamo scritto:"...e per quanto riguarda le divinità egiziane, farò giustizia di loro ". Leggendo il testo in modo letterale, non troviamo alcuna punizione contro queste divinità bensì, soltanto contro gli egiziani e la loro terra.


Di Rav Alberto Sermoneta

Inizia ad attuarsi la promessa che D-o fa a Mosè dal roveto ardente ed in cui assicura che gli ebrei verranno liberati dall'Egitto con "mano forte e braccio disteso".
Dopo il primo incontro con Mosè il faraone si era rifiutato di liberare gli ebrei. Inizia così un susseguirsi di punizioni divine che si abbattono su tutto l'Egitto e che porteranno alla liberazione degli ebrei.
Nella parashà vengono narrate le prime sette delle dieci piaghe che il Signore scaglia contro chi si ostina a negare la libertà ad altri uomini.
Nella Torà in generale ed in particolare nelle parashot che leggeremo in queste settimane viene esaltato il grande valore della libertà; concetto che oltre a essere religioso si estende anche ai valori sociali e al rapporto fra l'Uomo e il suo simile.