Di Moshè Marco Del Monte
Questo Shabbat leggeremo due Parashot, Behar Sinai e Bechukkotai. Tra gli argomenti della prima parashà troviamo le regole relative all’anno Sabbatico, al Giubileo, e in conclusione della Parashà, troviamo ancora una volta il concetto dello Shabbat.
Nella seconda Parashà, invece, troviamo i concetti di premio e punizione a seconda dell’osservanza delle Mitzvot, e soprattutto la possibilità di Pentimento, di Teshuvà.
Non a caso queste due Parshot si collocano proprio nel periodo dell’omer il quale giunge nella sua conclusione proprio a Shavuot. Sia i concetti della prima parashà sia l’omer seguono la stessa struttura ovvero dei cici di sette: sette giorni con lo shabbat, sette settimane per l’omer, sette anni per l’anno sabbatico, sette cicli sabbatici per il giubileo. Questa dinamica rappresenta il ciclo della struttura universale con cui è stato creato il Mondo, e così, secondo i chachamim anche la venuta del Mashiach verrà a completamento del sesto millennio, poiché è scritto nei salmi, “Ki elef shanim beenecha keyom”-“Poiché ai Tuoi occhi (di Hashem) mille anni rappresentano un giorno”, ecco che alla fine del sesto millennio della storia inizierà lo Shabbat dell’Universo, se riusciremo Beezrat Hashem a prepararci adeguatamente, potremo entrare in pace nello Shabbat, come dice il Talmud in masechet Avodà Zarà 3a: Chi si impegna prima di Shabbat mangerà di Shabbat. L’impegno richiesto nella parashà di Bechukkotai è lo stesso impegno richiesto nel periodo dell’omer ed è lo stesso impegno richiesto in ogni ciclo del sette, cioè seguire le mitzvot, aggiustare le nostre middot ed essere sempre attaccati a Kadosh Baruch Hu. Questi cicli vengono anche rappresentati graficamente da due dei simboli che caratterizzano l’Ebraismo: La Menorà ed il Maghen David. Così ascoltai dal Rav David Menashe Z”L che la struttura della Menorà e tutti i suoi segreti rappresenta quei sei giorni della creazione più il pilastro centrale chiamato Shabbat, così come le sei punte della stella di David rappresentano gli stessi sei giorni e la parte centrale rappresenta lo Shabbat. Ecco che completando il nostro compito in questo ciclo non solo accenderemo la luce della Menorah che risplendeva nel Bet Hamikdash e nel mondo intero, ma saremo anche protetti dallo Scudo di David (Maghen) David.
L’augurio che rivolgo a tutti è quello di accendere ognuno la vostra Menorah interna e diffondere quella luce ed in questo possa Hashem proteggerci con il Suo Scudo per arrivare alla viglia di Shabbat pronti, e godere finalmente di quel giorno di Eternità.
Shabbat Shalom