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Di Rav Alberto Sermoneta

“Reshit chokhmà irat A’ – L’inizio della sapienza è il timore di D-o” (Salmi 111)
Rashì, nel commentare il motivo dell’inizio della Torà con il racconto della Genesi, riporta questo versetto del libro dei Salmi in cui si esalta l’uomo timoroso di D-o, che ha fiducia in Lui, qualsiasi sia la sorte che gli si presenti.
Egli sostiene che fa parte del timor di D-o anche quello di accettare la divisioni della terra e dei suoi territori.
Riportando una spiegazione del midrash, Bereshit rabbà, attribuita a Rabbì Izchak, spiega che, il motivo per cui la Torà inizia dal racconto della Genesi è per far conoscere a chi potrebbe accusare Israele di essersi impossessato della terra che prima apparteneva ai sette popoli, che D-o è il suo creatore e che è Lui a destinare la Terra a coloro che saranno i più meritevoli.

In un midrash si racconta che, al momento della Creazione tutte le lettere si disposero davanti all’Eterno per mostrarsi e far sì che Egli potesse scegliere una di loro per usarla come iniziale del testo; L’Eterno scelse però la lettera bet che è la seconda dell’alfabeto.
Al che, la alef si presentò al cospetto di D-o e manifestò le sue lamentele, dicendo che, essendo lei la prima dell’alfabeto, la Torà sarebbe dovuta iniziare con lei.
L’Eterno obiettò alla lamentela della alef, rispondendo che essa è anche l’iniziale della parola “arur” che significa maledetto, mentre non poteva essere iniziata l’opera creativa che all’insegna della benedizione – berachà, quindi con la bet.
Assicurò a lei però, che avrebbe scritto qualcosa di assai importante con la alef: i Dieci Comandamenti – e chi non li avesse osservati, avrebbe provocato anche la distruzione del Mondo.
Shabbat shalom