Unità divina
Il monoteismo è il principio fondatore del giudaismo. Si esprime nella professione di fede contenuta nella preghiera dello Shemà: “Ascolta Israele, L’Eterno è il nostro Dio, l’Eterno è uno” (Deut. 6: 4). Il monoteismo ebraico implica l’esistenza di un Dio assoluto, personale, che conferisce un valore fondamentale agli obblighi morali, rivelando la Torah al suo popolo e intervenendo attivamente nella Storia.
In ebraico shem-ha-meforash, cioè "il nome impronunciabile",anche se il significato letterale dell'espressione è esattamente opposto: il "nome spiegato, disteso, esplicito".
L’ebraismo non ha mai pensato che esista una sola via per raggiungere Dio. Al contrario i rabbini insegnano: “Il giusto di tutte le nazioni ha un posto in Paradiso”. Per questa ragione, la tradizione ebraica non ha mai insegnato che, alla salvezza, è necessario l’osservanza di tutti i 613 comandamento della Torah.
L’Ebraismo non ha mai pensato che esista una sola via per raggiungere Dio. Al contrario, i rabbini insegnano: “il giusto in tutte le nazioni ha un posto in Paradiso”. Per questa ragione, la tradizione ebraica non ha mai insegnato che, alla salvezza, è necessario l’osservanza di tutte le 613 comandamenti della Torà.
Sono trascorsi circa 3200 anni dalla promulgazione del Decalogo dalla consegna della Torah. Oggi la Bibbia è divenuto patrimonio comune di molti popoli, libro sacro anche per i cristiani e i musulmani.
Cosa ci insegna?
Il Decalogo è scritto su due tavole che hanno la medesima valenza: la prima insegna i doveri dell’uomo verso Dio, la seconda quelli verso gli uomini, creature di Dio.
Secondo i rabbini, la casa che la coppia costruisce è come un piccolo santuario (Mikdash me’at). Il termine deriva dalla tradizione secondo la quale, dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme, la sua santità si sarebbe trasferita alla casa ebraica.
Il rabbino (o rav in ebraico) è una guida spirituale ed un’autorità in materia di legge ebraica. Possiede una certa conoscenza, un giudizio e ha un ruolo di arbitrio e di consigliere. Il rabbino non ha un ruolo specifico nella liturgia sinagogale.
La sinagoga è un luogo ebraico di preghiere ed è anche il luogo di incontro e di studio, ciò che ne fa il centro della vita della comunità. In questo senso sostituisce il Tempio.
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