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Di Rav Alberto Sermoneta


"ואכלת ושבעת וברכת את ה' אלקיך על הארץ הטובה אשר נתן לך
... E mangerai, ti sazierai e benedirai il Signore tuo D-o per la buona Terra che ti ha dato" 
Così si conclude la prima chiamata della parashà che leggeremo questo shabbat. 
Si chiedono i commentatori, il motivo di questa espressione: "c'è bisogno di mangiare e saziarsi per benedire il Signore D-o?" E ancora: "dobbiamo benedire il Signore D-o, per averci saziato o per la Terra buona che ci ha concesso?". 
Alla base della nostra vita, c'è la riconoscenza a D-o per tutto ciò che Egli ci concede. Gli esseri viventi tutti, ancor più gli esseri umani e ancor più il popolo ebraico, dobbiamo - alla base di tutto - riconoscere che in questo mondo nulla è certo; tutti siamo di passaggio 
("questo mondo è un'anticamera, prima di accedere alla sala del banchetto" pirké avot), e soprattutto ciò che abbiamo, ci viene dato in prestito. 
Tutte le benedizioni che noi ebrei abbiamo il dovere di recitare, ogni volta che ci accingiamo a mangiare qualcosa, non sono altro che la riconoscenza al Signore e una richiesta di permesso per poter godere di un bene che Egli ci concede. 
Abbiamo il dovere di riconoscerGli questo, per vivere dignitosamente. 
La consapevolezza di ciò, viene ribadita nel resto del libro di Devarim, in cui viene ricordato che la sorveglianza divina, vige su di noi, dall'inizio dell'anno alla fine dell'anno. D-o non abbandona i Suoi figli, ma li protegge sempre: e questo è il motivo per cui noi dobbiamo esserGliene riconoscenti. 

Shabbat shalom

 

Shabbat shalom
 

Di Rav Alberto Sermoneta

"
Veachaltà ve savata uverakhtà et A' Elo-hekha al ha retz ha tovà asher natan lakh
E mangerai, ti sazierai e benedirai il Signore D-o tuo per la terra buona che ti ha concesso"

Di Rav Alberto Sermoneta

".. E mangerai e ti sazierai e benedirai il Signore D-o tua per la buona terra che ti ha dato" (Deuteronomio 8;10)

Di Rav Alberto Sermoneta

Continuano con questa parashà, le raccomandazioni e i rimproveri di Moshè al popolo riguardo la vita e il comportamento da tenere, una volta entrati nella Terra promessa.

Di Rav Alberto Sermoneta

"Ma A' Elohekha shoel me'immakh? - Cos'è che il Signore D-o tuo ti chiede?" (Devarìm 10;12)

Di Rav Alberto Sermoneta

"e ora cos'è che il Signore D-o tuo chiede a te? Nient'altro che temerLo ed osservare i Suoi precetti"
(Devarìm 10)
I Maestri, addentrandosi nel profondo di questa espressione della Torà, commentano
dicendo:

Di Moshè Marco Del Monte

"E non capiti che dica in cuor tuo: E’ stata la mia forza e la capacità delle mie mani che hanno prodotto questo bene per me, piuttosto dovrai ricordare l’Eterno, il tuo Signore, perché è Lui che, per mantenere fede al patto che ha giurato ai tuoi padri, ti dà la forza per produrre ogni bene, come oggi avviene”.