Di Rav Alberto Sermoneta

"Al tishlakh jadekhà el ha na'ar ve al ta'as lo meumma - Non mandare la tua mano verso il ragazzo e non fargli nulla.."
Così si conclude, felicemente, la 'akedat izchak - la legatura di Isacco, episodio in cui D-o, per mettere alla prova Abramo se aveva fiducia in Lui o meno, gli chiede di immolare suo figlio.

Di Rav Alberto Sermoneta

"Al tabit acharekha - Non guardare dietro di te" (Bereshìt 19; 17).
Quando Lot scappa da Sodoma con moglie e figlie, l'angelo del Signore lo esorta a mettersi in salvo ma soprattutto a  non voltarsi indietro.

Di Rav Alberto Sermoneta

La vita di Abramo è tutta un andirivieni:
Lekh lekhà all'inizio della sua nuova vita, per intraprendere un percorso voluto da D-o; Lekh lekhà dopo che gli era nato quel figlio che, insieme a Sara, aveva tanto desiderato e che ora gli viene richiesto come offerta sacrificale. 

Di Rav Alberto Sermoneta

La grandezza di un uomo si vede anche dal modo con cui sa rapportarsi con chi è più grande e importante di lui.

Di Marco Del Monte

“Abramo, Abramo” E lui disse: “Eccomi”. E disse: “Non stendere la mano sul ragazzo e non fargli nulla perché ora so che tu sei timoroso del Signore”.

Di Marco Del Monte

“Alzò gli occhi e vide, ed ecco tre uomini erano presenti su di lui”
Spiega il Ben Ish Chay sul libro Benayahu Ben Yehoyadà sulla Torà, parashat Vayerà, che questa frase contiene un grande segreto sul movimento ed unione di Anime.

Di Rav Alberto Sermoneta

La scorsa settimana, presentando la figura di Abramo, lo abbiamo definito uno zaddik –giusto.
Infatti nonostante la sua tarda età e quella di sua moglie ha fiducia nella promessa divina che di lì ad un anno gli nascerà un figlio.
Nella parashà di Vajerà , la figura dello zaddik in Abramo emerge di più.
Lo zaddik è colui che si prodiga per il bene del prossimo mettendo a repentaglio, se necessario, anche la propria vita. Abramo fa questo per salvare le città di Sodoma e Gomorra.