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Di Rav Alberto Sermoneta

C’è un forte legame tra la Terra di Israele, il popolo ebraico e il Signore D-o: è un legame a tre nodi e D-o non voglia, se  sfortunatamente se ne spezzasse 
uno accadrebbe l’impensabile.

Di Rav Alberto Sermoneta

"Im bechuccotai telekhu - Se nei miei statuti camminerete"
La nostra parashà conclude il terzo libro della Torà: Vayikrà conosciuto con l'appellativo di Torat ha Cohanim.

Di Marco Del Monte

“Im Bechukotai Telechu…Se seguirete i Miei statuti…” (Lev 26,3).
Ad una prima lettura la Parashà assume un senso nettamente chiaro: Chi segue le leggi otterrà benedizioni.


Di Rav Alberto Sermoneta

La parashà inizia con la parola "im - se" - ossia, il Signore pone una condizione con il popolo ebraico che deve entrare nella Terra di Israele: "Im bechuccotai telechu - se camminerete nei miei statuti"; ossia la lunghezza della permanenza nella Terra di Israele è fortemente condizionata all'osservanza di quelle regole chiamate "chucchim".
Ci sono delle mizvot che noi ebrei abbiamo il dovere di osservare senza la necessità di trovare una spiegazione esaudiente, come segno di fiducia nella ricompensa divina.

Di Rav Alberto Sermoneta

"Im bechuccotai telekhu...Se seguirete i miei statuti.." Sicuramente è inusuale che un codice di leggi inizi con una condizione.
Nel testo della Torà, ci troviamo anche davanti a questo fenomeno: il Signore D-o mette una condizione - se - davanti all'osservanza delle mizvot.
In alcun testo di legge, anche di altri popoli esiste una simile cosa. Le certezze sono due: o il Signore era sicuro che il popolo avrebbe osservato le mizvot od era sicuro del contrario.
Verosimilmente è più probabile la seconda in quanto, subito dopo vengono elencate le "tochachot - ammonizioni" che prevedono punizioni gravi per chi trasgredisce.


Di Rav Alberto Sermoneta

“Im bechuccotai telèkhu” “se camminerete nei miei statuti e se osserverete i miei precetti”
Questa parashà è l’ultima del terzo libro della Torà chiamato Levitico, in cui ci si occupa del comportamento che il popolo ebraico deve tenere, per essere considerato “reame di sacerdoti e popolo distinto, nei confronti del suo prossimo, nei confronti di D-o e nei confronti degli altri popoli della terra.
Essa inizia con una condizione, e la condizione fondamentale per vivere sulla Terra di Israele che il Signore ha promesso ai Patriarchi, di dare ai loro discendenti, è quella dell’osservanza delle mizvot.
“venatattì shalom ba arez” “…e darò la pace sulla terra (d’Israele ) è la finalità che il Signore si prefigge, per il Suo popolo, ma alla condizione che costoro, si comportino in modo retto, seguendo le regole della Torà.