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Di Rav Alberto Sermoneta

"Non ho ricevuto da loro un solo asino, né ho arrecato loro alcun danno"
Questo è lo sfogo di Mosè quando viene accusato da Korach di aver approfittato dell'incarico di essere, insieme ad Aharon, a capo del popolo.
Il grande maestro Ibn Ezrà, commenta facendo dire a Mosè queste parole:
"A differenza degli altri re che prendono tasse e ricchezze dai sudditi per poter godere della massima agiatezza, io nonostante li abbia fatti uscire dall'Egitto, con grande sofferenze per me e la mia famiglia, non ho approfittato di ciò chiedendo loro neppure un asino ".
Lo stesso comportamento lo si ritrova nel libro di Samuele (1 Samuele cap. 12), dove Samuele viene accusato di approfittarsi del popolo per svolgere la sua professione.
Egli risponde dicendo:" Persino quando dovevo recarmi da una città all'altra, per servire e giudicare il popolo, usavo il mio asino personale senza chiedere nulla a nessuno, affinché nessuno avesse da dire sul mio modo di fare!".
Non c'è dubbio che nell'operato di Korach e, ancor più che nel suo in quello di coloro che costituirono la sua congrega, vi fosse una forte componente di invidia nei confronti di Mosè e di Aharon.
La cosa che fa pensare e che in un certo qual modo è preoccupante, è che l'origine della lamentela, non viene da chi è povero, da chi soffre o dalla base del popolo ma al contrario da chi si trova, proprio come Korach, in una condizione di grande agiatezza. 

Shabbat shalom 

Di Rav Alberto Sermoneta

"E prese Korach figlio di Izzar, figlio di Keàt figlio Levi… "
La domanda che Rashì si pone è: che cosa prese Korach?

Di Rav Alberto Sermoneta

Della ribellione di Korach e del gruppo da lui capeggiato è quanto leggeremo questo shabbat.

Di Rav Alberto Sermoneta

“Ogni controversia che abbia scopi sacri, finisce per avere risultati durevoli, mentre qualsiasi controversia che non abbia scopi sacri, non è destinata ad avere risultati durevoli. Quale è l'esempio di una controversia avente scopi sacri? Quella di Hillel e di Shammai; mentre una controversia senza scopi sacri è quella di Qorach e della sua congrega" (Avòt 5;17)

Di Rav Alberto Sermoneta

"Beato l'uomo che non cammina seguendo i consigli dei malvagi"
(Salmi 1)

Il midrash spiega dicendo che il salmo è riferito ai figli di Korach, i quali non seguirono il consiglio del loro padre.
Secondo il midrash quei malvagi che si aggregarono al loro padre, li sfidarono dicendo loro:"ma voi non date onore a vostro padre?" 
Il Rambam legifera dicendo che: "Chi maledice suo padre e sua madre morirà, ma, se suo padre o sua madre sono dei malvagi, non c'è il dovere di rendergli onore". 
I figli di korach non seguirono loro padre nella ribellione e per questo, il loro ricordo è ancora vivo. 
Verso la fine del libro di Bemidbàr, troviamo scritto: "e i figli di Korach non morirono" (Bemidbàr 26;11) ma rimase in perpetuo il loro esempio e la loro carica. Nel libro dei Salmi, più volte troviamo salmi dedicati proprio ai figli di Korach. 

Shabbat Shalom 




Di Moshè Marco Del Monte

Nella parashà viene descritta la famigerata contesa di Korach e della sua assemblea. Potremmo pensare a prima vista che questa richiesta fatta a Moshè, di una ridefinizione delle cariche spirituali e della guida delle tribù, possa essere religiosamente legittimata.

Di Marco Del Monte

Nel Pirkè Avot (5,6) si ricordano dieci cose che furono create alla vigilia di Shabbat. Una di queste, era proprio la “bocca della terra” che inghiottì Korach. Ci si potrebbe domandare quale sia il senso della creazione di questo elemento e perché fu creato appena prima dell’entrata di Shabbat.