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Di Moshè Marco Del Monte

La Parashà della settimana continua a trattare gli argomenti della Parashà precedente ovvero la minuziosa descrizione delle procedure dei sacrifici.

Di Rav Alberto Sermoneta

"Esh tamid tukad al ha mizbeach lo tichbé - Un fuoco eterno farai ardere sull'altare non lo spegnerai"

Entriamo così nello specifico dei sacrifici del Tempio: il korban che viene considerato il modo di comunicazione con il Signore ed è l'espressione della volontà di sottomettersi a Lui.

Di Rav Alberto Sermoneta

Shabbat HaGadol

“Un fuoco eterno farai ardere sull'altare non lo spegnerai"
Con queste parole inizia la parashà di Tzav, parole che si prestano a molteplici interpretazioni.

Di Rav Alberto Sermoneta

"Tzav et Aharon - Comanda ad Aharon.."

Di Rav Alberto Sermoneta

Shabbat HA GADOL
"Zaw et Aharon weet banaw - Comanda ad Aharon e ai suoi figli" (Levitico 6 v.1)

Di Rav Alberto Sermoneta

"Vaja'as Aharon uvanav et col ha devarim ashr tzivvà A' bejad Moshè E fece Aharon e i suoi figli tutte le cose che aveva comandato il Signore per mezzo di Moshè" (Waiqrà 8;36)

Di Rav Alberto Sermoneta

Nella parashà di zav si continua la carrellata delle offerte sacrificali che ogni ebreo doveva offrire al Tempio durante la sua vita e nelle varie occasioni.
L'olà era il sacrificio più cruento, che vedeva l'offerta di un intero animale che, dopo essere stato macellato, veniva posto sui tizzoni ardenti del mizbeach - l'altare dei sacrifici, tutta la notte fintanto che non fosse bruciato completamente.