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Di Rav Alberto Sermoneta

La parashà continua a raccontarci la vita di Giuseppe e la sua carriera in Egitto, da prigioniero nelle carceri del faraone a suo Primo Ministro.

Di Rav Alberto Sermoneta

La figura dello tzaddik descrittaci dalla Torà sin dai tempi di Noè, è quella di chi ha il coraggio di mettere a repentaglio la propria vita per salvare qualcun'altro.

Di Rav Alberto Sermoneta

Lo shabbat in cui leggiamo la parashà di miqetz, cade sempre in mezzo alla festa di Chanuccà.

Di Rav Alberto Sermoneta

Giuseppe in Egitto ha un comportamento, a dir poco lontano dalle tradizioni famigliari, assumendo un atteggiamento e un vestiario che, agli occhi di chi non lo conosceva, poteva apparire un vero egiziano.

Di Rav Alberto Sermoneta

Dopo aver interpretato i due sogni del faraone, Giuseppe si permette di suggerirgli come affrontare i sette anni di carestia. Il faraone avrebbe dovuto accumulare al massimo le risorse alimentari, durante i sette anni di abbondanza.

Di Rav Alberto Sermoneta

"Miqetz en qetz! La parashà di Miqetz non ha fine!"
Dice un detto popolare ebraico.

Di Moshè Marco Del Monte

La Parashà di Miketz viene letta usualmente in prossimità o durante la festa di Chanukà. Come sappiamo la festa di Chanukà rappresenta la vittoria dell’Identità ebraica dal tentativo di essere oscurata dall’assimilazione.