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Di Rav Alberto Sermoneta

"Va jeshev ha am be kaddesh, va jamot sham Miriam va tikaver sham. Velò hajà maim la edà - E il popolo risiedette in Kadesh e lì morì Miriam e fu sepolta lì e non vi fu acqua per la congregazione" 

Di Rav Alberto Sermoneta

Fra le problematiche più discusse della parashà di Chukkat, c’è il brano “nechash ha nechoshet – il serpente di bronzo”: si racconta che il popolo si lamentasse contro Mosè ed Aaron per la mancanza di cibo e di acqua, sostenendo che, all’infuori della manna non vi era altro di cui nutrirsi.

Di Rav Alberto Sermoneta

“Dal momento che non avete avuto fiducia in me di santificato agli occhi dei figli di Israele, dunque non porterete questa congrega verso la terra che ho dato loro" (Bemidbàr 20;12)

Di Rav Alberto Sermoneta

"Va tamot sham Miriam va ti kaver sham - E morì li Miriam e fu seppellita lì"


Di Rav Alberto Sermoneta

“Zot chukkat ha Torà - Questo è lo statuto della Torà"
Con queste parole inizia la parashà che leggeremo questo shabbat.
La parola "chukkat" viene tradotta "legge-statuto", ma in realtà deriverebbe, secondo una interpretazione rabbinica, dal verbo "le chacchech" che significa "scolpire sulla pietra".
"Chok velò jaavor - Ciò che è scolpito non verrà trasgredito" dice il salmo; cioè, l'intento della Torà è quello di far sì che certe mizvot, ritenute troppo difficili o addirittura incomprensibili, non possano essere tralasciate.
Nella parashà si parla due volte di animali: la prima a proposito della vacca rossa, la cui finalità era quella di purificare chi era impuro, mentre chi era puro, toccando l'acqua della vacca rossa, diventava impuro.

Di Rav Alberto Sermoneta

"Zot chukkat ha Torà...Questo è lo statuto della Torà "
Non troviamo moltissime volte nella Torà il termine "chukkat o chok"; anzi esso è assai raro.
Questo termine può avere due modi di interpretazione:
Chakkikà - incisione o Chok - legge, statuto.
I nostri maestri interpretano l'espressione iniziale della nostra parashà, dicendo che "zot chukkat ha Torà", si rifà al testo dell'Esodo in cui è scritto: "Charut al ha luchot - inciso sulle tavole" ossia, il nostro testo si riferisce a tutta la Torà, incisa su pietra.


Di Rav Alberto Sermoneta

La parashà che leggeremo questo shabbat, può definirsi senza dubbio, tra le parashot più tristi della Torà.
In essa si narra della morte di Miriam, sorella maggiore di Mosè, del decreto divino che impedirà sia a Mosè che ad Aharon di entrare nella terra di Israele, ed infine, con una descrizione minuziosa, della morte di Aharon sommo sacerdote.
Alla morte di Ahron, seguirà immediatamente l'elezione divina di suo figlio Elazar.
La Torà ci narra che, prima ancora di far lutto per la morte di Aharon, (lutto di trenta giorni che coinvolgerà tutto il popolo di Israel) D-o nomina immediatamente il suo successore.