Di Rav Alberto Sermoneta
Dopo quattrocento anni di schiavitù, finalmente il popolo rivede la strada della libertà.
Il faraone libera gli ebrei dall'Egitto e D-o sceglie per loro la strada più lunga per entrare in Eretz Israel; la strada più lunga ma più sicura, dove un gruppo di gente, anche se molto grande, può diventare popolo.
Di Rav Alberto Sermoneta
Il dovere di ricordare è alla base della tradizione del nostro popolo.
Di Rav Alberto Sermoneta
“ma zot 'asita lanu le hotzianu mimmitzraim - cos'è questo che hai fatto per noi di farci uscire dall'Egitto?"
Di Rav Alberto Sermoneta
Non c'è discussione sul fatto che nella nostra parashà si parli di acqua: le acque del Mar Rosso che si aprono per far uscire il popolo ebraico all'asciutto e che si richiudono per annegare l'esercito egiziano che li stava inseguendo; le acque di Marà che sono amare e che, con l'aiuto divino divengono dolci per far dissetare il popolo.
Di Rav Alberto Sermoneta
"Scrivi questo come ricordo sul libro" (Shemòt 17;14)
Di Rav Alberto Sermoneta
"E avvenne, nel mandare il faraone il popolo..." (Shemòt 13;17)
La parashà, che leggiamo questo Shabbat, narra dell'uscita dall'Egitto e del miracoloso attraversamento del Mar Rosso.
Di Moshè Marco Del Monte
Questo Shabbat leggeremo la parashà di Beshallach, la parashà dell’apertura del Mar Rosso, inoltre, quest’anno, il sabato sarà l’antivigilia della festa di Tu Bishvat o meglio Rosh Hashanà Lailanot, il capodanno degli alberi.
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