Di Rav Alberto Sermoneta
"Ma tovu ohalekha Jaakov mishkenotekha Israel - Come sono belle le tue tende Giacobbe, i tuoi Santuari Israel"
Di Rav Alberto Sermoneta
In una delle ultime profezie che Bilam fa nei confronti di Israele, troviamo scritto:
"Detto di Bilam figlio di Beor e detto dell'uomo con l'occhio aperto. Detto di colui che ascolta le parole di D-o, che vede visioni dell'Onnipotente, che è prostrato con gli occhi aperti".
Di Rav Alberto Sermoneta
"E vide Israele accampato tra le sue tribù..." (Bemidbàr 24;2)
Di Rav Alberto Sermoneta
"Lo taor et ha'am ki varukh hu - non maledirai il popolo perché è benedetto"
Di Marco Del Monte
Questa Parashà contiene grandi segreti che riguardano la forza del popolo d’Israel.
Perché Balak chiamò Bilam per cercare di maledire Il popolo d’Israel? Perché Balak capì che la forza del popolo non è una forza determinata solo dalla numerosità dell’esercito o di armi, la forza sta in “Alto”, è una forza spirituale.
Di Marco Del Monte
Nella Parashà di Balak impariamo che non sempre la guerra si combatte con la spada. A volte si combatte con la lingua: quanto sia potente questo strumento, è sempre più evidente in questo tempo.
Di Rav Alberto Sermoneta
"Va iar Balak ben Zippor et kol asher asà Israel la Emorì - E vide Balak figlio di Zippor cosa aveva fatto Israele agli emorrei"
La nostra parashà inizia con la descrizione di una azione del corpo umano che è quella del vedere: solitamente un re non vede con i propri occhi ciò che accade al suo o ad altri popoli, ma viene a saperlo attraverso ciò che gli viene riportato.
In questo caso Balak seguiva da vicino le gesta del popolo ebraico, sin dalla sua uscita dall'Egitto: "Hinnè ha am jazzà mimizraim va ichas et en ha arez - ecco il popolo che è uscito dall'Egitto ed ha oscurato l'occhio della terra".
Balak aveva paura del popolo e quando si ha paura di qualcosa la si tiene costantemente sotto osservazione diretta.
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