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Propriamente Sefer ha-Zohar, cioè “Il libro dello Splendore”. Fondamento della mistica ebraica, lo Zohar si propone come un commento mistico alla Torah, scritto in un fiorito aramaico classico nella Spagna del XIII secolo.

E’ un testo di notevoli proporzioni, in cui vengono elaborate le teorie della qabbalah in merito alla creazione del mondo concepito come un’emanazione della divinità, e al rapporto Fra Dio e la realtà materiale.
La tradizione legata alla letteratura mistica ebraica prende il nome di Kabbalah. Se le altre forme di letteratura ebraica pongono l’attenzione sul comportamento pratico degli Ebrei, la Kabbalah focalizza l’attenzione sugli aspetti del mondo spirituale e sull’ordinamento delle sfere celesti. La più famosa opera kabbalistica è un commento della Torah noto come Zohar. Quest’opera è attribuita tradizionalmente ad un rabbino del II secolo, Shimon Bar Yohai, anche se molti studiosi ritengono che essa sia stata scritta da Moses de Leon, che ne rivendico la scoperta nel XIII secolo. A causa della natura esoterica del testo e per timore che esso venisse inteso male, i rabbini consigliano ai fedeli di non incominciare a studiare lo Zohar prima dei quarant’anni.

Fonte: Per conoscere l'ebraismo di Daniel Taub

Fonte: "Gli ebrei questi sconosciuti" di Elena Loewenthal