Di Rav Alberto Sermoneta
Rashì, il più famoso commentatore della Bibbia risponde ad una domanda che si pone il midrash, riportando un versetto
dei Salmi che dice: "Reshit chokhmà irat À -L'inizio della saggezza è il timor di D-o".
Continua Rashì dicendo che, ciò che la Torà ci narra dall'inizio di essa - l'opera creativa - per far conoscere ai popoli, che
D-o, Creatore di tutto sarà Colui che deciderà a chi concedere la terra.
Continua ancora dicendo:
Quando i popoli accuseranno gli ebrei di essersi impossessati della terra di Israele, si potrà rispondere dicendo proprio così".
La terra di Israele e il popolo ebraico hanno un legame indissolubile; più volte nel corso dei millenni, Israele ha perso o è stato allontanato dalla terra di Israele, ma essa senza il suo popolo ha smesso di produrre i suoi prodotti, divenendo arida e desertica.
Ogni volta che il popolo ebraico è tornato a vivere su di essa, è tornata alla sua fertilità naturale.
Rashì anticipa di qualche secolo quello di cui oggi, il moderno Stato di Israele, viene accusato - cioè di aver sottratto ad alcuni popoli - la terra, per averne fatto uno stato imperialista e guerrafondaio.
"Anì shalom ve chi addabber emma la milchamà - Io sono la pace poiché ne parlo, essi sono per la guerra" dice il re salmista - Davide.
Chi parla di pace, non gradisce la guerra ed il governo israeliano, più volte ha dimostrato l'intento ad ottenere una pace salda e duratura, pagandolo anche a caro prezzo.
Proprio come vedremo più avanti nel libro di bereshit, Abramo è l'uomo del dialogo per eccellenza, e per questa condizione è disposto a pagare un alto prezzo.
Shabbat shalom