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Di Rav Alberto Sermoneta

"vaifga' ba maqom - e si  imbatté nel Luogo" (Bereshit 28, 11)

 

Il grande Rashì si chiede in quale luogo e a questo risponde "sul Monte Moriah" quel monte dove Abramo aveva fatto la 'aqedat Itzchaq, che in seguito sarà Jerushalaim.
I chakhamim sostengono che, a proposito  della aqedat Itzchaq, troviamo scritto: "va jar et ha maqom me rachoq - e vide il Luogo da lontano" (Bereshit 22, 5).
Nel nostro versetto (Bereshit 28,11) troviamo scritto, all'inizio "va ifga' ba maqom - e si imbatté nel Luogo" e al  termine con "va ishkav ba maqom ha hu - e giacque in quel luogo".
Sommando la volta in cui è scritto "maqom" a proposito della 'aqedat Itzchaq, più le altre due della nostra parashà, arriviamo a tre volte. 
Nel libro di Devarìm troviamo scritto: "shalosh pe' amim bashanà jeraé kol zekhurekhà et pené A' Elohekha ba maqom asher ivchar - tre volte all'anno ogni tuo maschio si mostrerà al cospetto del Signore D-o tuo nel Luogo che ha scelto".
Per questo motivo si deduce che, il Luogo dove Ja'aqov ha dormito ed in seguito ha consacrato al Signore, è lo stesso di quel luogo dove Abramo per volere divino offrì il montone al posto di Itzchaq. Alla luce di quanto scritto nel libro di Devarìm, a proposito delle tre grandi festività e pellegrinaggi, possiamo dedurre che si tratterebbe di Jerushalaim e del Bet ha Miqdash.
Quello stesso luogo chiamato da Ja'aqov  BET EL. 

Shabbat Shalom