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Di Rav Alberto Sermoneta

La parashà di Ki Tissà, tratta nella maggior parte di essa, dell'episodio che va sotto il nome di “vitello d'oro” episodio che avviene nel momento in cui, Mosè salito sul Monte Sinai a ricevere la Torà, si assenta per quaranta giorni e quaranta notti.
La differenza del tempo di assenza di Mosè, dal tempo stabilito è soltanto, secondo l'opinione di Rashì, di sei ore; per queste sei ore il popolo perde la fiducia e la speranza di rivedere il loro Maestro e di riaverlo come guida del popolo.

E' per questo motivo che, rivolgendosi ad Aronne, chiede di costruire un idolo, che potesse:
“sostituire l'uomo Mosè, perché di lui non sappiamo che cosa gli sia accaduto”.
E' questo un atteggiamento molto strano da parte del popolo, il quale attribuirà in seguito un'identità divina all'idolo, fatto dello stesso materiale – oro, che essi stessi avevano portato via dall'Egitto, quando ne erano usciti.