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Di Rav Alberto Sermoneta

Nella parashà che leggeremo questo shabbat, la Torà si occupa principalmente del comportamento in modo dettagliato che, sia i Cohanim semplici, sia il Cohen gadol dovevano avere nella loro vita, sia nei confronti del popolo che nei confronti di se stessi.Se il popolo è considerato “mamlekhet cohanim – reame di Sacerdoti” e per questo che ha ricevuto la Torà e le mizvot, così i Sacerdoti del popolo hanno delle regole minuziose e rigorose da rispettare, per essere da esempio in mezzo al popolo.I sacerdoti, i Cohanim, erano considerati dei punti di riferimento del popolo. Erano i maestri e l’esempio da seguire e il Cohen gadol ne era la massima rappresentanza: il “Cohen ha gadol me echav-il Sacerdote più grande fra i suoi fratelli”, era colui che veniva prescelto, per la sua età, per la sua importanza, ma soprattutto anche per la sua saggezza.

Egli era considerato la massima autorità nell’amministrare la vita religiosa e giuridica in mezzo al popolo ed aveva l’ultima parola poiché ispirato dal Signore su ogni decisione.Era a capo del Sinedrio ed è per questo motivo che doveva essere preparato su ogni tipo di problema giuridico, era persino colui che in casi particolari poteva giudicare l’operato di re e capi guerrieri.Secondo i Maestri del Talmud, doveva essere ricco e bello d’aspetto, in modo tale che nessuno potesse avere da dire, ma soprattutto non avesse di che preoccuparsi per il sostentamento della propria famiglia.Tutte queste regole sono purtroppo decadute da quando il Tempio è stato distrutto, ma soprattutto non c’è stata più la possibilità di definire la sua discendenza originale, che doveva partire da Aharon, fratello di Mosè.Una tradizione rabbinica sostiene che la venuta del Messia dovrebbe conseguire con la ricostruzione del Bet ha Mikdash e, siccome la difficoltà di risalire alla stirpe di Aharon per l’istituzione del sacerdozio sarebbe estrema, la soluzione sarebbe che il Messia stesso lo sarà di quella stirpe, risolvendo così ogni sorta di problematica.Shabbat shalom

Shabbat shalom